​Indicato dai 3 mesi fino ai 3 anni, il baby nuoto dà la possibilità ai neonati di provare subito stimoli, sensazioni e movimenti utili al loro sviluppo psico-motorio.

Per il bebè l’ambiente acquatico non è nuovo: infatti è rimasto per mesi all’interno della madre avvolto in una sacca liquida. Se immergiamo presto il neonato nell’acqua, egli percepisce una sensazione di equilibrio corporeo, e identifica questa situazione come qualcosa di non totalmente sconosciuto e allo stesso tempo come un ambiente esterno con il quale cominciare a prendere familiarità.

Attraverso il gioco e supportato anche dalla presenza del genitore, inizia a prendere confidenza con l’elemento acquatico arricchendone il bagaglio emotivo. I neonati possiedono un riflesso del nuoto che permette loro, sorretti nell’acqua in posizione ventrale grazie anche all’assenza di gravità, una serie di gesti e movimenti di gambe e braccia che vengono fatti in contemporaneità o in successione.

Così nuotare può da subito entrare a far parte della memoria motoria del bambino. La capacità di riconoscere e rievocare sequenze motorie, posture corporee, percezioni relative a tensioni muscolari sono un aspetto fondamentale dell’apprendimento motorio.

I vari esercizi proposti dagli istruttori nel corso nuoto sono una prima educazione al movimento attraverso:

• lo sviluppo degli schemi motori e posturali di base, indispensabili all’organizzazione del movimento e del controllo del corpo;
• il rafforzamento della muscolatura e della spina dorsale;
• lo sviluppo delle prime capacità motorie e l’apprendimento delle prime abilità motorie.

In questo modo il bambino, acquisendo una nuova abilità motoria, sviluppa un senso di sicurezza fisica che si traduce in sicurezza psichica, favorisce il sonno dei neonati e restituisce un sensibile miglioramento in termini di tonicità e armonia.